mercoledì 12 settembre 2012

La prima intervista di Conficconi



Oggi dopo pranzo il presidente del Forlì ha parlato in sala stampa. Sorprendendo tutti e non solo perché la sua presenza non era attesa.

Il pres ha detto, tra le altre cose e solo tre "robe de gener", che non sarebbe soddisfatto di una salvezza all'ultima giornata perché questo Forlì può stare nella parte sinistra della classifica. Che domenica non potendo andare in Sicilia si è sentito come un leone in gabbia, che i nuovi sono tutti bravissimi, che quest'anno sarà molto difficile tenere unito il gruppo perché ci sono molti procuratori che mettono pressione.

Tutto sommato la frase sulla parte sinistra della classifica mi sembra parecchio significativa. L'aria al Morgagni è ottima.

Chi addenta chi

L'Alessandria mostra i canini.


Ma anche noi col rientro di Dracula non scherziamo.

Noi, Ultras




Chiudiamo la faccenda Milazzo con questa lettera-sfogo di un ultrà biancorosso. Ragà, io dico solo una cosa, a tutti: domenica ho discusso a tavola con un parente il quale sosteneva l'imbecillità del calcio e dei suoi fans promuovendo al contrario sport a mio parere meno appassionanti quali basket e addirittura pallavolo. Non capiva quanto sia enormemente più complicato, emozionante ed eroico uno sport nel quale si gioca in undici, a schemi e strategie praticamente infinite, oltretutto coi piedi, davanti a decine di migliaia di appassionati. Non c'è niente di simile al mondo, punto, e infatti il pallone muove gente quanto le guerre mondiali.

Ecco: noi, io, voi, gli ultras, siamo tra quelle migliaia di tifosi. Chi nel petto ha la fiammella, chi un incendio, chi vede nella partita molto più di un pallone che rotola e chi vuole solo spassarsela per una domenica pomeriggio. Alla fine della fiera, però, difendiamo tutti lo stesso gioco. E in questo caso pure la stessa squadra, il Forlì. Non sbudelliamoci tra noi, vi prego.

Ringrazio apertamente tutte le persone che ci hanno fatto i complimenti per la trasferta, per noi si era una trasferta storica ma che sia Milazzo o Portomaggiore ci interessa esserci e appendere le nostre pezze.
Invece voglio sottolineare il solito atteggiamento spocchioso di alcuni forlivesi che nonostante i sacrifici fatti per essere in sicilia (qualcuno ha rinunciato ad una vacanza visto che i soldi sono quelli che sono) si sentono superiori e pronti a criticare. Vedere gente che dice "che tonti 2000 km per vedersi la partita sulla collina, ma fatevi la tessera" fa davvero tristezza e rabbia! Gente che sta comoda seduta in tribuna, che non sa cosa sia una trasferta e che invece di ammirare ciò che fa un gruppo di ragazzi volenterosi di seguire la propria squadra del cuore è pronta a criticare ogni scelta. La linea del gruppo, si sa, è di non tesserarsi in quanto viene vista come un decreto che lede la libertà, l'abbiamo detto e ripetuto ampiamente, la gente sa dove trovarci se vuole criticarci o "imporci cosa fare". Dietro una tastiera è davvero semplice parlare.

SOLO PER NOI E PER FORLI'