venerdì 28 febbraio 2014

C'è Kalle per te - Carte scoperte



Supremo Alberto, che ne pensi? Della vicenda Adinolfi, ovvio. Ma anche delle ripercussioni che questa storia può avere sulla squadra. A me sembra che i giocatori abbiano poco o niente a cui pensare oltre all'Alessandria: non c'è ancora neppure una trattativa in corso, e semmai il Forlì dovesse cambiare proprietà - ma siamo lontanissimi - il loro futuro non muterebbe di una virgola visto che chi ha il contratto pluriennale se lo tiene, chi non ce l'ha dovrà guadagnarsi in queste settimane la conferma sul campo.
Mi piacerebbe che tu esprimessi un'opinione anche sulla gestione della faccenda da parte del Forlì, seppure conoscendo la tua ritrosia alla polemica verso chicchessia comprenda l'eventuale silenzio a tale proposito.
Affettuosissimi baci e anche abbracci.


Ciao a tutti,

che ne penso... ci vorrebbe un libro..
Il compendio della questione, vista così, ci lascerebbe la certezza che la società del Forlì, che sia C unica o serie D, non ha bisogno di valutare eventuali aiuti o, quantomeno, dell'aiuto del Sig Adinolfi e soci. E questa, da tifoso, sarebbe una  notizia rassicurante.

Non credo però.

Attenendomi ai fatti:
Fu chiesta dalla società una manifestazione di interesse scritta, il fax è arrivato, con anche richiesta di incontro. Firmato.
Senza giri di parole le questioni sono due... o si conosce personalmente la persona che ha firmato il fax e non la si ritiene credibile, oppure... vedi sopra.
Mi è sembrata una reazione abbastanza scomposta. Non si ritiene credibile su quali basi?Personali? Economiche? Qualcuno sa qualcosa di più di ciò che è uscito per sentenziare tutto questo? A parte Franco Pardolesi qualcuno può dire qualcosa di più sulla persona? Oppure... è Pardolesi che ha firmato il fax e non lo si ritiene credibile?
Mi sembra troppo poco per non andare ad approfondire. Le garanzie da che mondo e mondo si rilasciano e si ricevono in un secondo momento.

La mia  opinione si discosta, stavolta, dal comunicato della società. Io non conosco Adinolfi ma non penso che la persona in questione abbia necessità di pubblicità a Forlì.

Insomma per me è stata gestita maluccio.

Per sgombrare il campo da eventuali strumentalizzazioni ripeto che il mio giudizio riguarda espressamente questa questione. La società è stata fino ad ora giustamente sostenuta e premiata e cosi sarà, almeno per me, fino alla fine.

Per quanto riguarda le eventuali ripercussioni sui giocatori... sono polemiche che lasciano il tempo che trovano. I giocatori sono giocatori e questo devono fare e stanno facendo bene.
Ad ognuno il proprio ruolo e le proprie responsabilità.
Senza scomodare paragoni di livello nazionale, mi ricordo l'annata dello scomparso presidente Ravaglioli dove rimanemmo per sei mesi senza società e senza rimborsi e nonostante tutto arrivammo secondi guadagnandoci il ripescaggio.

E tu Riccardo non ti sentire responsabile di nulla. Come cerchiamo di fare noi tutti ogni santo giorno che ci alziamo dal letto..  hai fatto il tuo lavoro. Il tuo dovere.
E, anche se qualcuno può pensare che lo dica perché ti sono amico (e magari  non ci conosce bene), lo hai fatto egregiamente.

Rimanendo fedeli alle intenzioni iniziali vi chiedo di spingere nella direzione giusta tutti insieme la domenica. Trascinando squadra e società verso il nostro traguardo.

kalle

Tornando al campo



Recuperano tutti tranne Drudi, che farà l'ecografia lunedì e in caso di via libera, previsto, tornerà a disposizione per la trasferta di Vicenza. In settimana ha avuto la febbre Benvenga ma è tutto alle spalle: sarà anche lui della partita così come Jidayi, Docente, Senese, Fantini, Ferrini, Bernacci e Barbagli. Imbarazzo della scelta dunque per mister Rossi contro l'Alessandria, formazione fortissima nei singoli ma evidentemente problematica nella gestione del gruppo. Bisognerà, come ha detto Ferrini in settimana, metterli subito alle corde.

Ieri il Forlì si è allenato al 'Filippi' di Forlimpopoli, messo gentilmente a disposizione della società biancorossa dal presidente della squadra di calcio (e di basket, e non ho capito se anche di volley) del mio amatissimo paese Riccardo Vitali.

giovedì 27 febbraio 2014

Il Forlì tratta, anzi no


Non sono andati a vedere. I soci del Forlì, che anche ieri si sono incontrati in sede per parlare dell'argomento Adinolfi, hanno continuato anzi rinforzato la linea della fermezza. Se ieri avevano ricordato all'ex deputato Pd che per trattare il Forlì servono 'credenziali morali' (?), e gli avevano fatto sapere che no, un fax firmato nel quale si espone una 'manifestazione di interesse' non è serio, nel tardo pomeriggio di oggi hanno inviato ai giornali il comunicato che leggete sotto, nel quale spiegano che comportandosi come Adinolfi (cioè essere interessati al Forlì, chiedere un incontro, ricevere la domanda di una richiesta scritta, redigerla e inviarla tramite fax) “si corre il rischio di essere considerato non credibile e soltanto alla ricerca di visibilità”.

Quando si fa una manifestazione di interesse occorre sapere che la stessa va inoltrata seguendo regole codificate che sono il rispetto della riservatezza, della trasparenza e la doverosa offerta di garanzie di ogni tipo".
"Quando queste regole non vengono rispettate, chi manifesta interesse corre il rischio di essere considerato non credibile e soltanto alla ricerca di visibilità."
La società conferma la propria disponibilità, come a sempre fatto, a valutare qualsiasi tipo di offerta che le dovesse pervenire nel pieno rispetto delle sopradette regole e in grado di garantire al Forlì fortune e successi migliori.


Il presidente Romano Conficconi

Io non capisco, davvero. Ma la questione ormai mi pare chiusa: voi vi mettereste a trattare con qualcuno che senza conoscervi e solo perché gli avete detto che siete interessati alla sua auto, casomai volesse venderla, vi dice che non siete credibili, poco seri, non avete le credenziali morali e volete solo farvi pubblicità? Io no di certo.

Il Forlì resta ai forlivesi che l'hanno riportato nel calcio professionistico mettendoci tanti soldi loro. Personalmente non smetterò mai di ringraziarli. Ma non smetterò mai più di chiedermi cosa sarebbe successo se Adinolfi, che non è un rabazziere ma un giornalista stimato (ieri mattina per dire era ospite a La7, un paio di sere prima a SkyTg24) oltre che ex deputato col Pd, avesse davvero comprato il Forlì insieme agli imprenditori italo-svizzeri di cui ha parlato e alla persona che leggerete domani sul Carlino.

Prendere, parlare o lasciare?



Sulla pagina web del Carlino Forlì il sondaggio su Adinolfi e l'interesse che il Forlì ieri ha rispedito al mittente senza tanti complimenti. Andrà avanti? Non lo so. E' una roba seria e grossa? Non lo so. Però sarebbe il caso di 'andare a vedere', utilizzando il linguaggio pokeristico caro proprio ad Adinolfi, anche perché insieme a lui pare ci sia un imprenditore grosso grosso (no, non fisicamente).

mercoledì 26 febbraio 2014

Chi vuole comprare il Forlì, forse



E' il giornalista e politico Mario Adinolfi (qui tutto su di lui, qui il suo blog che è uno dei più seguiti in Italia e l'ha portato fino all'elezione alla Camera) a rappresentare il gruppo che a cavallo del Natale ha comunicato al Forlì, tramite fax (e questo ha complicato le cose, domani leggerete perché) l'interesse verso la società. 42 anni, sposato con la figlia di Fausto Pardolesi, Silvia, l'ex deputato Pd ha un paio di amici svizzeri piuttosto anzi decisamente molto danarosi. Il Forlì ha enormi dubbi sulla concretezza dell'interesse e ieri Pedroni e Bellini l'hanno detto chiaramente in conferenza stampa. Viste le premesse non è detto che la trattativa cominci davvero, e poi si concluda. Di certo le acque sono agitate e nei prossimi giorni capiremo se le parti hanno davvero interesse ad incontrarsi. Il Forlì per tranquillizzare tutti ieri pomeriggio ha deciso di pubblicare sulla sua app ufficiale la seguente nota:

In merito a quanto apparso in data odierna sul quotidiano "IL RESTO DEL CARLINO", F.C. FORLÌ srl tiene a precisare:
1) il C.D.A. del Club NON HA manifestato l'intenzione di mettere in vendita le proprie quote societarie;
2) F.C. FORLÌ srl NON HA ricevuto alcuna offerta per l'acquisizione delle quote societarie, tantomeno ha instaurato trattative in tal senso;

3) manifestazioni di interesse nei confronti del CLUB, pur gradite, potranno essere ascoltate solo nel momento in cui fossero accompagnate da credenziali morali ed economiche.

Ieri pomeriggio infine c'è stato un contatto telefonico tra Adinolfi e il Forlì.

La bomba


martedì 25 febbraio 2014

Domani



Sul Carlino. Allacciate le cinture.

La cosa essenziale



I tre racconti dei ragazzi della Palmezzano che hanno incontrato Kalle, il Micio e Casadei. 

L’incontro è cominciato con un discorso sul grande valore che un abbraccio ha nel mondo dello sport. Prima dell’intervista, infatti, ci siamo soffermati su un gesto molto importante, un’azione comune: quello di tenersi per mano. Com’ è successo a due atlete che hanno vinto una gara in queste olimpiadi invernali a pari merito e per esultare si sono tenute per mano e hanno gioito insieme.
Alberto Calderoni è stato per quattordici anni il capitano della squadra del Forlì calcio con la maglia numero 6. Ha eseguito 24 goal nei campionati e 8 in coppa Italia. Sarebbe potuto andare a giocare in squadre più famose e forti, ma ha preferito rimanere nella squadra e nella città da dove era partito, indossando la maglia biancorossa.
La cosa essenziale nella vita non è trionfare, ma lottare.
Alberto ci ha detto che lo sport dovrebbe aiutarci a crescere; il suo obiettivo è unire le persone. Bisogna avere il coraggio di provare e rischiare perché nello sport ci sono cose che non si possono raccontare ma bisogna viverle. Successivamente ha risposto alle nostre domande:

* D: Cosa hai provato quando sei diventato capitano? R: Ero sicuramente molto contento, ma anche il portare la fascia si capitano e l’esserlo non ti rendono diverso dagli altri tuoi compagni, è un incarico che offre responsabilità e ti fa diventare un punto di riferimento per la squadra. Non mi ritenevo superiore ai miei compagni. Il capitano deve essere il tramite tra allenatori e compagni, deve essere la persona che risolve le difficoltà. In cambio si è riconosciuti in maniera autorevole.

* D: Hai mia scommesso su una partita? R: No, perché il calcio scommesse all’età in cui giocavo io non esisteva e perché per principio chi gioca non può scommettere. Oggi succede e mi sembra sbagliato, questo è uno dei motivi per cui la società si è disgregata.

* D: In caso di infortunio i tuoi compagni ti hanno assistito? R: Non ho mai avuto problemi, ma alcuni compagni hanno attraversato momenti difficili e io li ho aiutati. Anche in una classe scolastica dovrebbe essere così.

* D: Nella carriere sportiva sei sempre stato leale? R: Certe volte mi sono arrabbiato molto, ma di solito sono stato leale. A volte si può avere la malizia di superare l’avversario, ma ci sono sempre dei limiti da rispettare. Dentro di te devi sentire il limite sia negativo che positivo, la famosa linea rossa di confine.

* D: Hai sempre rispettato il fair play? R: Sì, ma in alcune partite mi sono anche innervosito per un risultato negativo.

* D: Cosa è successo negli spogliatoi quando hai sbagliato un tiro? R: Dipende dalle persone, la loro maturità e il loro carattere; l'errore non è fatto volontariamente, si fa di tutto per non farlo ma alla fine scappa, però bisogna essere consapevoli che di averci provato perché il successo è raggiunto sbagliando. La competitività è il meglio che puoi dare per migliorare. Dopo un errore non bisogna ritornare in dietro ma andare avanti e riprovarci.

IL SUCCESSO E’ UN INSIEME DI ERRORI DELLA VITA
* D: Hai mai subito ripercussioni nello spogliatoio se commettevi errori in partita? R: In età giovane mi sentivo preso in giro, mentre da adulto no, anche perché un errore non è commesso volontariamente. Si può essere rivali senza essere nemici.

* D: Quando hai capito di essere bravo? Chi te lo ha fatto capire? R: Non sono sicuramente il più bravo, perché ci sono tanti altri migliori di me, ma ce l’ho sempre messa tutta, ce l’ho fatta con l’impegno. Bisogna sempre impegnarsi senza perdere la speranza.

NON BISOGNA MAI TIRARSI INDIETRO
Una cosa importante che ci ha fatto capire è quella sulla differenza tra i compagni di scuola e il gruppo sportivo; noi pensiamo che la scuola sia individuale, ma in realtà in entrambi i campi conta l’aiuto verso gli altri compagni in un lavoro, ma anche l’unione del gruppo stesso, coma si dice in un proverbio: “L’unione fa la forza”. Una classe è come una squadra, unita per raggiungere un obiettivo, se qualcuno è più bravo di un altro non deve demoralizzarlo ma aiutarlo.

Alberto si è soffermato ad elencare e commentare i diritti dello sportivo, che non dobbiamo dimenticare, specialmente quando diventeremo adulti.
* Non essere campione
* Aver esempi giusti tempi di riposo
* Rispettare i propri limiti
* Non assumere sostanze nocive
* Fare sport in sicurezza

Il tutto condito con le regole del Fair Play, che non solo indica il gioco leale, ma tutte le norme che rendono uno sport positivo (anche per chi perde!) :
* Non usare inganni per ottenere il successo
* Rendere ogni tipo di incontro un momento di festa
* Essere leale con gli altri e diffondere regole giuste
* Soccorrere uno sportivo infortunato
* Dare il meglio di sé nella vittoria e nella sconfitta da cui si può imparare tanto

In più Alberto ha aggiunto che “prima bisogna conoscere se stessi per poi aprirsi con gli altri”. La cosa essenziale è il rispetto verso le altre persone, perciò bisogna rispettare i propri limiti, per non invadere gli altri e anche per essere rispettati; dobbiamo sempre cercare di migliorare noi stessi senza delegare la colpa di un risultato negativo ai compagni.
1° F

Nel nostro mondo tutti i ragazzi e le ragazze praticano almeno un po’di sport, a scuola o fuori
L’attività sportiva riguarda molti aspetti della persona, particolarmente importanti per i ragazzi e le ragazze che crescono.
Si tratta infatti di acquisire e di utilizzare capacità fisiche, ma anche attitudini che riguardano il carattere e il modo di stare con gli altri.
Anche l’ex- capitano della squadra forlivese ha raccontato che lo sport è un modo per socializzare e migliorare le proprie caratteristiche fisiche.
I giochi di squadra come ad esempio il calcio, ma anche la pallavolo, la pallacanestro e altri ancora, sono più formativi, soprattutto per i bambini e le bambine che stanno crescendo perché uniscono l’impegno e la responsabilità personale al senso di appartenenza al gruppo e alla solidarietà.
Nel gioco di squadra come il calcio i ragazzi verificano che a tutti può capitare di sbagliare e chi è insicuro può acquisire quella sicurezza in se stesso di cui ha bisogno.
Il gioco di squadra serve anche a bambini e bambine che tendono ad essere un po’troppo sicuri di sé, che sono egoisti e poco abituati a condividere le sconfitte: giocare in gruppo significa RISPETTARE gli altri, non solo i più bravi, ma anche quelli meno abili; serve ad imparare che non sempre si vince, alle volte si perde.
Molti ragazzini fanno fatica ad “ incassare” una sconfitta.
Anche l’ex-capitano del Forlì, Alberto Calderoni, ci ha riferito di essersi arrabbiato dopo una partita persa ma è comprensibile la delusione per la sconfitta e un pizzico di gelosia verso i “vincitori”; l’importante è limitare il nervosismo. Inoltre gli insuccessi nello sport non devono essere vissuti come un dramma, anzi, possono servire a crescere e a vivere meglio.
E’ importante anche sapere che non tutti sono nati per diventare “ CAMPIONI”.
Dall’incontro di sabato 15 febbraio con Alberto noi ragazzi della 1L abbiamo capito che non bisogna farsi condizionare dai risultati negativi e nemmeno da quelli positivi; egli ci ha spiegato che durante la sua carriera ha imparato che si deve accettare la sconfitta nello stesso modo in cui si gioisce per un successo.
La cosa più importante è sentirsi in pace con la coscienza per il proprio impegno e la propria LEALTA’.
1° L

Se sfogliamo un qualsiasi vocabolario, alla voce “fair play” la spiegazione sarà: comportamento rispettoso nei confronti degli avversari. Una risposta troppo sintetica per interpretare le tante sfaccettature di questa espressione. Intanto, in qualsiasi sport, si deve giocare per vincere, questa è l’unica sola finalità, la vittoria, per ottenere la quale (e qui subentra una delle tante sfaccettature del fair play) si devono rispettare le regole del gioco, con lealtà, aiutare i compagni di squadra, glia avversari, nonché, gli arbitri; e, in caso di sconfitta, accettarla con dignità. Inoltre, è molto importante rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport.
Un brillante esempio di fair play lo possiamo identificare in Albero Calderoni, giocatore del Forlì Calcio e capitano per quattordici anni. Proprio per il ruolo così importante che ha ricoperto negli anni, egli, più che mai, ha dovuto osservare e rispettare le regole del fair play per dirigere squadre vincenti. Quando il 15 febbraio 2014 è venuto a scuola con lo scopo di farci capire l’importanza del fair play ha iniziato il suo intervento spiegando che questo atteggiamento non deve essere presente solo sui campi da calcio, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni.
Gli è stato poi chiesto: “Sei sempre stato leale?” e lui, con grande umiltà ha risposto che qualche volta ha perso la pazienza con gli avversari, che non sempre era d’accordo con l’arbitraggio e che spesso ha protestato; ma che nessuna volta ha fatto male volontariamente al suo antagonista. Ha sempre indossato la sua maglia con onestà e orgoglio, e mai e poi mai è sceso in campo con uno scopo diverso, da quello di vincere una competizione.
L’intervista è proseguita con un botta e risposta intervallato dalla visione di brevi cortometraggi inerenti all’argomento trattato che uno dei nostri insegnanti (Prof. Marco Susanna) aveva preparato con molta cura; ad esempio abbiamo visto un filmato che mostrava come i figli tendano a emulare le azioni dei propri genitori, positive o negative che siano e questo richiama gli adulti a grandi responsabilità.
Un altro cortometraggio mostrava un atleta che, durante una gara di qualificazione olimpica, raccoglieva da terra una rivale infortunata e la portava a tagliare il traguardo insieme a lei.
Noi, da sportivi, non possiamo ignorare l’intervista di Albero Calderoni e la sua preziosa testimonianza; non sappiamo se riusciremo ad essere come lui, però la prossima volta giocheremo potremo provare ad assomigliargli almeno un po’, ricordando quello che ci ha insegnato. Grazie al Forlì calcio ed ai suoi Dirigenti per questa bella esperienza di sport ma soprattutto di vita.

3° F

lunedì 24 febbraio 2014

Due conti



52-35=17 alla salvezza, 9 alla fine

3x2=6 punti sicuri

17-6=11 punti in 7 giornate

3V (Alessandra, Pergolettese, Porto Tolle), 2N (Rimini, Monza), 2S (Vicenza, Spal)

Che dite, fila?

Chi sta peggio



Viste le immagini della partita, mi è sembrato un buon Forlì. O almeno un Forlì che ha fatto tutto il possibile considerando gli assenti, e nel primo tempo avrebbe meritato il vantaggio. Piuttosto sono curioso di capire se Rossi - ma non ho motivo per dubitarne - a fine partita ha veramente detto che "il nostro obiettivo rimangono i playoff" come riportato dal giornalista del Carlino che ha seguito la partita (io ero al carnevale di San Martino in Strada, una bolgia terrificante). Sarebbe una notizia.

Detto questo, il Rimini ha esonerato il sindaco: al suo posto dovrebbe essere annunciato ad ore Francesco Buglio. Se non sbaglio sarà il 34° allenatore sedutosi su una delle 18 panchine del girone. Un record spiegato semplicemente con il terrore dei presidenti di finire in D in questo assurdo campionato macallesco. E manca ancora il nome di chi sostituirà D'Angelo ad Alessandria, domenica prossima.

domenica 23 febbraio 2014

ImBarbagliati


Prevedibile sconfitta di un rimaneggiatissimo Forlì a Cuneo: i biancorossi reggono un tempo, il primo, nel quale sfiorano un paio di volte il vantaggio, ma si arrendo ai padroni di casa assetati di punti. Protagonista in negativo della domenica Mirko Barbagli, che a inizio ripresa commette il fallo da cui scaturisce il primo vantaggio piemontese e tre minuti dopo regala a Fanucchi la palla del ko.

Brutte notizie dagli altri campi perché vincono Spal, Vicenza, Renate, Monza, Mantova e Torres. L'ottavo posto torna a 2 punti ed è occupato dall'Alessandria, prossima avversaria al Morgagni. Sarà un partitone perché oltre alla classifica ci saranno di mezzo parecchi sentimenti, più o meno affettuosi, degli ex: Spighino, Sabato, Sampa ma anche Ferrini, Boron e Barbagli. Senza contare gli ex riminesi Taddei, Morga e D'Angelo. Il forlimpopolese Alex Sirri invece è stato espulso oggi e non sarà del match.

sabato 22 febbraio 2014

Se ce la fai qui puoi farcela ovunque

A Cuneooo. Tra l'altro Rocco Tanica,che ha riscritto il testo di Jay-Z, cita anche Forlimpopoli: peccato il Cammellu domani non possa chiudere il cerchio.



Pochi e leggeri, ma buoni



Bernacci neanche convocato: l'influenza non gli ha dato scampo. Certo che la sua stagione in biancorosso è cominciata male e sta continuando peggio. A Cuneo l'Airone non sarà della partita così come Docente, Senese, Boron, Arrigoni, Drudi, Jidayi e Fantini. Ferrini invece è in dubbio. Un'epidemia alla quale Rossi farà fronte attingendo a pieni mani dalle seconde linee. La squadra perde forza fisica e soluzioni in attacco, la regia in difesa, l'esuberanza di Jidayi che ultimamente era mostruoso. E' tanta roba. Però il Micio sprizza energia, Nappello è in forma come non mai, Tonelli scalpita per dimostrare che le ultime due panchine sono una svista. E al Cuneo negli ultimi mesi gira maluccio.

mercoledì 19 febbraio 2014

Così non Fiale



Vado a fotografare il ritorno degli ottavi di coppa Emilia tra Meldola e Ponsacco e guardate chi vedo segnare il gol qualificazione per gli ospiti? Tanta, tanta roba. Lui e Kalle erano la coppia perfetta, non fosse stato per quel maledetto... Era una gran squadra: De Stefani, Ferrini, Adani, Poletti, Scarpato, Pizzi, Giak, Kalle e Fiale, Baiana, Pierobon, Bernadi... Credo - forse però comincio ad essere vecchio e i ricordi mi sembrano tutti bellissimi - che quel Forlì vincerebbe alla stragrande questo campionato di Seconda.

Il mio preferito comunque era Willy Baiana.

martedì 18 febbraio 2014

Il Cammellu va di corsa



Drudi out 20 giorni, salta Cuneo Alessandria e forse anche Real Vicenza. Domenica sq anche Jidayi (+ Senese e Docente), difesa in totale emergenza. Domani Fantini, infiammazione al ginocchio, prova ad allenarsi col gruppo. E' indispensabile che il mio omonimo e compaesano rientri a Cuneo. Tra i piemontesi, che recuperano un paio di centrocampisti pesanti, out per squalifica l'attaccante Guido Gomez. Non sarà per niente facile ma il momento è quanto mai propizio.

lunedì 17 febbraio 2014

La settimana enigmistica



La formazione anti Cuneo (con parecchi giorni di anticipo ma siamo all'osso):
Tanto Tonti, Vesi, Barbagli, Gerolino, Ferrini, Eva, Cejas, Djuric, Benvenga, Tonelli, Micio. Alternative: Berga, Airone, Nappè.

Da valutare l'infortunio alla coscia di San Drudi, il ginocchio del Cammellu e il recupero di Boron ormai sul traguardo. Squalificati come sapete Jidayi, Senese e Rambo. Non sarà facile ma siamo fiduciosi, sempre.

Qui il video di Forlì-Castiglione.

Un'altra Italia



L'uomo che vedete sorridente nella foto è il nostro nuovo capo. Ha carisma e ambizione, ama il calcio, era allo stadio anche nell'ultimo turno di campionato. Per avere credibilità però dovrà ripulirsi da qualche vecchia conoscenza poco raccomandabile, vedi l'altro personaggio della foto.

domenica 16 febbraio 2014

C'è Kalle per te - Comincia la discesa?



Eminentissimo Kalle,
visto che Forlì? Se non sbaglio sei tornato al Morgagni dopo qualche settimana di assenza, per cui mi preme chiederti un parere sui rinati Gallecticos: come li hai visti? La terza vittoria consecutiva a rete immacolata ha spalancato la via che porta all'ottavo posto, ora si tratta 'solo' di continuare su questa strada. Che ne pensi? Ti sono piaciuti l'atteggiamento, il gioco, gli interpreti? E ancora, è stata la partita che ti aspettavi?
Ringraziandoti anticipatamente per le prelibatezze tecnico-emotive che ci regali qui sul blog, sottolineo che secondo me il gol di Wanda Nara a Firenze era analmente, pardon assolutamente regolare.


Ciao a tutti,

ho visto una partita dove il risultato è stato, come è giusto che sia in questo momento della stagione, la nota più lieta.
Analizzando  la prestazione un altro aspetto molto importante ho tuttavia colto: lo spirito che la squadra ha messo sul terreno di gioco: altruismo, collaborazione, sacrificio, corsa e determinazione.
Se l'atteggiamento rimane questo (non ho motivi per pensare al contrario) credo che... sì... è iniziata la discesa!
Per il resto mi sembra ci siano molti aspetti dove poter migliorare con l'attenuante che il gruppo è variato molto nell'ultimo mese e quindi è normale concedere un po' di tempo ai ragazzi per migliorare l'intesa.
Sono convinto si possa migliorare sulla fluidità del gioco, mi piacerebbe vedere un Forlì più propositivo soprattutto sugli esterni, le sovrapposizioni sono un'arma necessaria al giorno d'oggi per creare superiorità numerica (tanto è vero che il gol è nato da una classica azione palla a terra, sovrapposizione di Ferrini taglio nello spazio di Melandri).
Oramai, grazie al lavoro societario, abbiamo a disposizione una rosa ampia con la quale ci possiamo permettere tante soluzioni. Giocare più alti e dare continuità d'azione credo ora sia nelle nostre corde e penso sia anche necessario per continuare a fare punti.
Abbiamo sofferto troppo arretrando il nostro baricentro e solamente due "gol " realizzati dal nostro fantastico portiere ci hanno permesso di portare a casa tre punti che valgono oro.
Altro aspetto dove dobbiamo a mio avviso assolutamente migliorare è sulle palle inattive passive.
Troppe volte lasciamo liberi (in partenza) qualche avversario, troppe volte dentro la nostra area si creano situazioni di rimpallo dove basta poco per punirci.
A parer mio, dopo Tonti, migliore in campo Jiday. Note liete da Evangelisti in particolare. Tutti meritano voti positivi se non altro per l'unità di intenti e la grinta che hanno dimostrato in campo.
Era la prima volta che vedevo dal vivo Cejas e aldilà della prestazione comunque positiva posso dire, osservandolo attentamente, sia stato un acquisto molto azzeccato: sempre disponibile ad aiutare i compagni, dinamico, leader. E il suo urlo liberatorio a fine partita la dice lunga...

Forza Forlì!!!
Uniti alla  meta.
Kalle

Paradise city



Un golazo del Micio regala al Forlì la terza vittoria consecutiva ma soprattutto l'ottavo posto in classifica. Superati Rimini e Verona, staccata la Torres, ora la retrocessione diretta è a 6 punti mentre la promozione filata è lì, non fosse per il Mantova che ci tiene in bilico per la differenza reti. 

La partita. Forlì equilibrato nel primo tempo, nella ripresa tanta sofferenza per non dire troppa. Non la miglior gara della squadra di Rossi ma un super Tonti e Melandri stavolta bastano. Sopra alle righe anche Jidayi, Drudi invece è uscito dolorante e si teme uno stiramento alla coscia. Nel complesso tanta voglia di vincere, determinazione, unità d'intenti. Non è poco, è tantissimo.  

Ciulliamoli!



Alle 14.30 Forlì-Castiglione, obiettivo terza vittoria consecutiva (e già due erano un record). Formazione con due dubbi: il modulo, 3-4-3 o 3-5-2, e il centrocampo con Tonelli Eva e Djuric che si giocano due maglie. Ospiti allenati da Lorenzo Ciulli in gran forma, anche per loro due vittorie nelle ultime due partite.

E' anche ora di studiare le altre partite, qualcuna pronosticabilissima:
- Rimini-Alessandria: dai Spighino, il rinnovo merita la doppia da ex;
- Monza-Bellaria: inutile sperarci;
- Porto Tolle-Cuneo: comunque vada è un successo, ma tra le due è meglio che vinca il Cuneo. Pareggio ideale.
- Mantova-Pergolettese: altra bella X, il Mantova ha gli stessi punti del Forlì e la Pergolettese 4 in meno;
- Renate-Real Vicenza: è ora che i nerazzurri di casa (+3 sul Forlì) vengano a riva.
- Bra-Spal: inutile sperarci;
- Santarcangelo-Torres: ai gialloblù manca una vittoria per aprire l'ombrellone. Tifiamo Graziani, Cola e Melini;
- Bassano-Vecomp Verona: vedi sopra. La capolista può regalarci una bella gioia prima di mollare gli ormeggi.

venerdì 14 febbraio 2014

Kalle On



Ricominciano domani mattina alla scuola media Palmezzano (8-10) gli incontri di Calderoni, organizzati da Susanna per raccontare ai ragazzi cosa sono la passione sportiva e il fair play.

Martedì mattina l'ex capitano del Forlì sarà al liceo Artistico e in quell'occasione dovrebbe essere presente, per la prima volta, anche il sindaco uscente Roberto Balzani.

Avanti tutta (e chissà che Susanna non riesca a portare a Forlì anche Birindelli).

Per i palati fini, il video di Giovanni Brunelli che chiude l'incontro

Buon San Valentino


E una.

giovedì 13 febbraio 2014

Chi recupera quando



Docente sarà in campo, Bernacci in panchina, rientra Ferrini, Benvenga ha una contrattura, Boron non è pronto, Barbagli neanche ma potrebbe essere convocato, Arrigoni è ancora lontano.

martedì 11 febbraio 2014

Non c'era, adesso Cejas



Domani sul Carlino troverete un'oceanica intervista a Max Cejas. Che personaggio. Tra le tante cose che racconta: tifa Boca, ha giocato alla Bombonera, il suo idolo è Redondo, facendo il panettiere ha conosciuto Guglielminpietro (c'entra una ragazza) e poi è stato un barman in Sicilia, ha aggiustato videogiochi affacciato sul mare, costruito biliardini, il suo maestro è stato Pekerman, se ne è andato dall'Argentina per colpa di un procuratore che fu anche il primo di Maradona.

Alla fine gli ho chiesto se il Forlì si salverà. Ha risposto che non ci sono dubbi perché anche se la squadra non è fatta di fenomeni, gli altri sono 'trenta volte più scarsi di noi. Senza presunzione, eh'.

lunedì 10 febbraio 2014

La C1, tutti insieme



Lo so che non c'entra niente, o forse no, ma pochi minuti fa mi sono perso su internet, capita, e sono arrivato chissà come fino a questa lettera. Non so quando Maverick77, chissà chi è, la scrisse. Neppure dove. Non c'è la data, forse il 2008, e neppure l'intestazione. Ma come al solito quando leggo qualcosa che hanno scritto i tifosi o gli ex compagni a proposito di Kalle mi vengono i brividoni. Rimpiango di aver seguito solo di sghembo quegli anni, quando era il capitano e io con leggerezza ne seguivo giusto le scivolate domenicali. In ogni caso, magari questa lettera non avrà niente a che fare con quello che sta vivendo adesso il Forlì, e allora passate oltre e cercate l'ultima news su Tuttolegapro. A me però piacerebbe vedere domenica gli occhi di Kalle, e dei giganti che in questi novant'anni hanno vestito il biancorosso, in tutti gli undici giocatori del Forlì. Per la C1. Che era un sogno da tarda serata al Barajà solo pochi anni fa e adesso è lì, a due punti, tre mesi e il Rimini di mezzo.


Oggi è stata l'ultima partita del nostro inimitabile capitano:
cosa altro si può dire se non un immenso grazie.
Grazie Alberto di essere stato un esempio per tutti, anche per i tifosi, di non avere mai mollato in nessuna circostanza, neppure in quelle più negative, grazie per la fedeltà a quella maglia, qualità ormai fuori moda, ma non per le persone vere che ancora oggi esistono ed è motivo di orgoglio sapere che una di queste è un forlivese, e che forlivese!
Ricordo ai tempi della C2 quando ti salutavo dopo le partite interne la domenica sera al Barajà, insieme agli altri ragazzi scaricavate la tensione della gara: c'era entusiasmo perchè si poteva ancora realizzare qualcosa di grande, e nonostante il disagio per i problemi dirigenziali di allora sentivo nelle tue parole sempre il forte desiderio di andare oltre, la maglia e il Forlì prima di tutto, il resto viene dopo, si doveva provare ad andare in C1.
Ora il Barajà non c'è più, e il tempo si era portato via anche il Forlì, che grazie a Dio ci è stato restituito anche grazie a te.
Ma grazie soprattutto per quello sguardo, per quei due occhi pieni di grinta e di passione per una squadra, per una città, che brillavano intensi in campo durante le gare e verso le tribune dopo ogni vittoria, dopo ogni sfida vinta.
Ultima delle quali, due settimane orsono nello scontro diretto che ci ha regalato la promozione.
Chiudo riportando le ultime righe della lettera di commiato che Alberto ha scritto sul giornalino della partita odierna, che riassumono quello che è sempre stato il suo spirito, e credo anche il sentimento di ogni tifoso biancorosso:
"L'ultimo è il ringraziamento più romantico. Al Morgagni, al nostro stadio. Al mio stadio. Quante domeniche ci siamo tenuti compagnia, quelle di un'intera giovinezza. Grazie a te ed all'inconfondibile e dolcissimo profumo del tuo prato. Mi mancherai. Ciao."

Porca C2



Come previsto la Commissione Disciplinare ha penalizzato di due punti il Delta Porto Tolle (irregolarità nelle modalità di pagamento degli stipendi) che scende così da 30 a 28. Dietro al Forlì c'è ora la Torres a 29, il sest'ultimo posto che vale la retrocessione diretta si allontana da 3 a 4 punti. La classifica aggiornata qui

Sembrerà poco ma in questa Seconda, come nel maiale, non si butta via niente. 

domenica 9 febbraio 2014

Sta Fresco



Seconda vittoria consecutiva per il Forlì, non era mai successo quest'anno. A Legnago decide una punizione di Drudi (che acquisto!) a inizio partita, poi tanto Forlì nonostante gli assenti. L'ottavo posto è ora della Vecomp dell'ex sorridente Luigi Fresco, a 34: siamo a due punti.

Inaspettatamente il Rimini, che per l'occasione si era ripulito dalle diffide (cinque squalificati), ha vinto a Bellaria con un gol nei minuti finali. Risultato clamoroso eh.

Sorpresa: Djuric!



Calcio d'inizio di Vecomp-Forlì alle 14.30. I nostri con molti assenti, Rossi ha scelto il 3-5-2 con Djuric in mediana assieme a Cejas ed Eva. Dietro uguale al Bassano, davanti Nappo-Micio. Panchina e secondo tempo per Tonelli.

sabato 8 febbraio 2014

Nappo e il Micio



Coppia anomala domani a Legnago. Venerdì si è infatti procurato una elongazione muscolare al quadricipite Rambo Docente, neppure convocato così come Bernacci, Ferrini, Boron, Barbagli e Arrigoni. Un'epidemia (Tonelli in dubbio) che lascia in mutande il Forlì proprio nella domenica in cui battezza le nuove sciccosissime divise per dirigenti e staff firmate Alessandrini, nella tana dell'antielegante del girone Luigi Fresco.

La formazione fatela voi (aiutino: Rossi ha detto che Jidayi è un difensore)

venerdì 7 febbraio 2014

In mancanza di Tevez



Visto il video di Tevez che calcia dal tetto di Vinovo colpendo il like della porta? La Juve ha celebrato così i 10 milioni di 'mi piace' su Facebook. Fantastico. Pensavo che per non essere da meno, visto che abbiamo appena superato i 500mila contatti, potremmo ingaggiare il 5 del Forlì, il Cammellu, portarlo nel cabinotto del Morgagni e da lì fargli colpire una sagoma cartonata posta dall'altro lato del campo.

Per aumentare le probabilità di successo pensavo a quella di Drudi.

mercoledì 5 febbraio 2014

Tanto Drudi



Oggi conf stampa di presentazione dell'ultimo arrivato Mirko Drudi. A scanso di equivoci, è un difensore da millenni ormai, ha fatto il centrocampista poco e soprattutto in età giovanile. Il suo esordio col Bassano è stato a mio parere eccezionale.

Durante l'incontro pensavo a quanto è diversa in questo momento la situazione di calcio e basket a Forlì, con la Fulgor che per salvarsi avrebbe bisogno come il pane di un giocatore ma non può permettersi neppure di tirare fuori i 30k necessari, nonostante i tremila al PalaCredito e la rosa ridotta, e il Forlì che a gennaio ha speso come prima mai rivoluzionando la squadra a suon di giocatori esperti e onerosi.

Tra parentesi, non so se l'anticipo al sabato della Fulgor sia stato determinante nel portare al Morgagni qualche ragazzo in più, di sicuro i cori e l'incitamento proveniente dalla tribuna sono stati molto al di sopra del consueto, e hanno avuto un ruolo secondo me importante nel coraggio e nella partecipazione emotiva della squadra, soprattutto nel secondo tempo. In questo finale di stagione non sarebbe male se la cosa si ripetesse, nei limiti dell'ugola e delle passioni altrui.

lunedì 3 febbraio 2014

Sopra la panca l'allenatore crepa



Con l'esonero di Mario Vittadello, al suo posto sulla panchina del Real Vicenza arriva Lamberto Zauli, sono 10 gli allenatori saltati nel girone del Forlì. La paura di retrocedere nei dilettanti ha messo fretta a molte società, Forlì compreso, che non hanno avuto pazienza oppure hanno deciso che una sterzata a stagione così importante in corso valeva la candela.

La confusione comunque ha regnato sovrana, basti pensare che con 18 società iscritte sono ben 32 gli allenatori ad aver guidato una squadra del girone A per almeno una giornata. Di seguito l'elenco dei cambi. L'ultimo come detto è quello del Real Vicenza, che nonostante la classifica ancora tranquillizzante ha detto basta con Vittadello dopo la sconfitta 2-0 in casa dell'Alessandria.

Alessandria da Notaristefano a D'Angelo (11° giornata)
Bellaria da Pepe a Catalano (10°) a Iacobelli (14°) a Fanesi (19°)
Cuneo da Sottil a Rossi (18°)
Delta Porto Tolle da Zuccarin a Favaretto (11°)
Forlì da Bardi a Rossi (11°)
Mantova da Sala a Migliorini (3°) a Sala (5° ) a Sabatini (12°)
Pergolettese da Tacchinardi a Tuelli (5°) a Giunta (6°)
Spal da Rossi a Gadda (9°)
Torres da D'Adderio a Cari (8°)
Real Vicenza da Vittadello a Zauli (23°)

domenica 2 febbraio 2014

Tracimati



Sì, abbiamo tracimato. Coraggio, qualità, forza, equilibrio: c'è stato tutto nella vittoria di oggi. Facilitata è vero dalla (giusta) espulsione prematura del portiere veneto, ma anche giustificata da una prova decisamente fuori dagli standard biancorossi (e c'erano due mezzi rigori). E' il primo passo del Forlì 2.0? Lo speriamo tutti, la Vecomp domenica prossima darà qualche risposta.

Intanto Rambo Docente ha ritrovato il gol, Drudi è già un pilastro, Eva è stato sontuoso, Cejas è quello che ci aspettavamo: fuori categoria (non fatevi illudere dalla semplicità con cui si libera della palla, che gioca sempre a due tocchi). L'ottavo posto si è avvicinato e il Rimini lì, appena un punticino sopra, fa venire un certo pizzicorino: e se li retrocedessimo?

Non ho capito perché Rossi non si è presentato un sala stampa a fine partita ma chissenefrega. Se la squadra gioca sempre così parliamo volentieri con Richard, che è sempre un bel chiacchierare per chi ama il calcio. E adesso Juve-Inter per completare la festa.

Tracimiamoli!



La gita-lavoro di stamattina alla Diga di Ridracoli ha anticipato alla mia vista quello che succederà tra un paio d'ore: al Morgagni l'ondata biancorossa travolgerà il Bassano.
Forza Forlì, tracimiamoli!

sabato 1 febbraio 2014

Forlì 2.0



Il mercato ha cambiato profondamente la fisionomia al Forlì, che dopo aver incassato le prime due tranche di contributi federali restando aggrappato alla salvezza, ora spinge deciso sull'acceleratore. Squadra rinforzata, ci sono più qualità ed esperienza. Sono arrivati due esterni titolari nuovi di zecca, Benvenga e Ferrini, un mediano fuori categoria, Cejas, un giovane robusto e motivatissimo, Djuric, un jolly come Drudi voluto da mister Rossi. La società biancorossa dunque ha rilanciato. Poteva decidere di continuare sulla strada dei giovani, incassando un mucchio di quattrini da spendersi eventualmente l'anno prossimo per tornare subito tra i prof. Invece ha aperto il portafogli, rischiando, con conseguenze economiche rilevanti soprattutto se le cose dovessero, nonostante tutto, andare male.

La partita col Bassano capolista arriva a puntino per testare il polso al Forlì 2.0. Per battere i più forti del campionato però serve anche il Morgagni. E' lunga ma il futuro comincia domani.