lunedì 31 marzo 2014

Strano, detto da un calciatore


I temi dei ragazzi della scuola media Mercuriale dopo l'incontro con Kalle. 

A differenza delle nostre aspettative non si è parlato solo di calcio e all’inizio c’è stata una piccola introduzione sulla carriera calcistica del capitano, soprannominato “Kalle”. Il suo ruolo era difensore. La cosa di lui che colpisce maggiormente è il fatto che non ha quasi mai lasciato il Forlì. All’inizio gli abbiamo potuto fare delle domande, ad esempio gli è stato chiesto cosa provava dopo una vittoria e la risposta è stata, ovviamente, felicità, ma si è anche spiegato che non si può sempre vincere, e spesso dalla sconfitta si impara più che dalla vittoria. Finita l’introduzione sulla vita di Calderoni, Marco Susanna ci ha fatto vedere alcune immagini e video significativi. La prima immagine era recente, rappresentava due sciatrici che alle Olimpiadi invernali 2014 hanno fatto un pari merito, cosa mai successa nello sci (1.41.57). La cosa bella è stata che sono salite sul podio abbracciandosi.
Il progetto puntava molto a sottolineare che al giorno d’oggi siamo abituati a vedere in televisione e nel computer gente che litiga, si picchia, offende…mentre le cose che ci dovrebbero piacere dovrebbero essere altre: gesti di amore, amicizia, coraggio, fratellanza… il così detto “Fair-Play”.
Ci ha fatto riflettere molto come hanno presentato tre opere d’arte di genere diverso. La prima è a Roma, è stata ultimata nel 1483, la Cappella Sistina di Michelangelo. La seconda rappresentava il campione italiano di ginnastica artistica – anelli, Yuri Chechi, alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, quando vinse l’oro dopo un infortunio grave e quattro anni di allenamenti. La terza, un’opera poco conosciuta, ma forse la più grande, in cui una maratoneta alle Olimpiadi di Los Angeles (1984), Gabriela Andersen ad un chilometro dalla fine si sente male, fa fatica a reggersi in piedi, ma non chiede aiuto e tenacemente continua ed arriva fino in fondo, dove si lascia andare; arriva 37esima ma disegna la sua opera d’arte. Tre opere, differenti, ma ognuna della sua importanza e a guardarci bene in fondo alla slide c’era una scritta “Forlì 2014” senza video, quasi un invito a creare la propria, perché in fondo la vita, se condotta positivamente, è un’opera d’arte…
Per chiudere in bellezza ci hanno mostrato un goal di Calderoni, che essendo difensore non ne ha segnati molti.
Infine c’è stato un applauso di chiusura.
Un progetto molto profondo che fa riflettere su se stessi e sugli altri: grazie Kalle!!!
Classe 3B

Il Fair play è un insieme di regole morali che devono essere rispettate sia nella vita che nello sport per una serena convivenza delle persone nella società.                                                           
Queste regole assumono un’ importanza fondamentale non solo nello sport, ma anche nella vita, infatti la buona educazione, la tolleranza e la solidarietà devono essere presenti sempre.  Noi ragazzi siamo venuti a conoscenza del fair play grazie alla nostra professoressa di ginnastica che ci ha introdotto in questo argomento preparandoci all’incontro “Un capitano per amico”. L’iniziativa è condotta dall’ex capitano del Forlì Calcio, Alberto Calderoni e dai suoi colleghi, tra cui Marco Susanna, prof. di ginnastica\sostegno della scuola di Villafranca. Sono loro che insegnano ai giovani il Fair play, sperando che lo imparino e lo applichino nelle attività sportive che praticano e nella società futura, per renderla migliore. Durante l’incontro ci hanno mostrato dei filmati e delle slide riguardanti azioni di Fair play nello sport. Il video che ci ha colpito di più è stato quello di un’atleta molto meritevole di andare alle Olimpiadi che ad un certo punto si è sentita male ed è caduta a terra. Un’avversaria sapendo che l’infortunata avrebbe sicuramente meritato di vincere, se non si fosse sentita male, si è fermata, l’ha soccorsa e l’ha portata al traguardo, facendole vincere la gara, riconoscendo così la sua superiorità agonistica. Questo episodio ci ha colpito molto poiché, al contrario, siamo abituati a sentire notizie che riguardano la competizione sleale, l’arrivismo estremo e l’approfittare della debolezza altrui per ottenere successi facili e immeritati. Strano che ce l’abbia fatto vedere un calciatore, forse perché questo ragazzo ha uno spessore diverso?
Un’altra immagine che ci ha fatto riflettere è stata quella delle due sciatrici delle Olimpiadi invernali di Soci 2014 che, arrivate entrambe prime al traguardo con lo stesso tempo, sono salite sul podio tenendosi per mano e si sono abbracciate, facendo vedere al mondo un gesto di Fair play che tutti gli atleti di ogni sport dovrebbero prendere come esempio. Questo gesto ci è piaciuto molto perché hanno assunto entrambe un comportamento rispettoso l’una per l’altra.
Purtroppo, spesso, il Fair play non viene applicato nello sport. Un triste esempio è stata la partita di calcio di serie A, Juventus-Torino dove i tifosi della Juventus hanno esposto uno striscione con scritto: “Quando volo penso al toro” (riferendosi allo schianto dell’aereo del Torino contro la collina Superga,  dove nessuno è sopravvissuto). Noi crediamo che uno striscione del genere non solo non meriti di essere esposto, ma non debba nemmeno essere ripreso dalle telecamere perché mostrarlo a tutti diffonde l’idea che il comportamento aggressivo e stupido sia normale, se non addirittura “divertente”. Durante l’incontro alcuni ragazzi hanno fatto delle domande ad Alberto e quella che crediamo più interessante è stata: “ Perché alla televisione non fanno vedere gesti di Fair play ma tendono a dare un’immagine negativa dello sport?”. La risposta, anche se difficile da dare c’è: purtroppo al giorno d’oggi lo sport di alto livello è spesso corrotto perché vi sono molti soldi “in campo” e fa più effetto vedere un gesto negativo di uno positivo, un po’ come la cronaca nera che ormai riempie ogni TG dall’inizio alla fine.  A volte si ritiene che l’espressione “fair play” nasconda una sfumatura di “falso”, di “convenienza” esteriore e non vissuta, ma il team che è venuto a parlarci ci ha dimostrato il contrario. Ci è piaciuto molto il loro coinvolgimento emotivo, si vedeva che parlavano con il cuore tanto che in alcune delle testimonianze più toccanti a qualcuno di loro sono venuti gli occhi lucidi e anche noi ci siamo sentiti coinvolti in quella bella emozione. Calderoni ha aggiunto che vivendo rispettando queste regole tutti noi possiamo cambiare il futuro dello sport e renderlo migliore. Noi abbiamo pensato che quella del “fair play” potrebbe essere la vera ricetta contro il bullismo che affligge spesso le nostre giornate da adolescenti.
Classe 3D  

La sesta festa di Sozzi (l'ultima?)



Ieri pomeriggio a Dovadola i gialloblù hanno festeggiato, pareggiando 0-0, la vittoria del campionato di Prima categoria con tre giornate di anticipo. Il capitano del Real Dovadola, come sapete, è Marco che dopo aver lasciato il Forlì ha deciso di tornare dai vecchi amici coi quali quasi vent'anni fa aveva già ottenuto due promozioni (fino all'Eccellenza). Con quella di ieri fanno sei in carriera, le altre tre le conosciamo bene.

Ora la domanda è: Sozzi smetterà? La maglietta che vedete in foto non lascia molti dubbi. Pardo lo aspetta nell'Over del Club Forza Forlì e già si sfrega i palmi immaginando una supersquadra con Kalle, Vanigli, Cangini e Attilio. Ma non è detto che il centrocampista di Vecchiazzano, classe 1978, riesca a prendere davvero la decisione che ogni giocatore che si rispetti vive come un trapasso. Ieri il presidente del Dovadola Schiumarini l'ha portato in braccio sotto la tribuna urlando 'grazie' come un riposseduto. Un minuto dopo era già lì che provava a convincerlo a restare.

A lato le foto della festa.  

domenica 30 marzo 2014

Magico Magico Emi



Meno tre. L'annunciato pareggio tra Vicenza e Spal regala al Forlì un pomeriggio di sogni. Lunghissimo perché l'arbitro Francesco Guccini ha pranzato con un risotto evidentemente avvelenato  e ha abbandonato la contesa, facendosi sostituire dal riccionese Rapuano giunto al Morgagni 75 minuti dopo il previsto calcio d'inizio. La partita è finita come doveva finire: due gol di Docente, Airone di testa e Boron.

Quattro alla fine: Rimini, Monza, Porto Tolle e Pergolettese. Bisogna vincerle tutte, intanto speriamo. E' già qualcosa.

Una domenica Spalata



Parenti a pranzo? Nessun problema. Alle 14 si sgomma fuori direzione Morgagni dove il Forlì, a meno di imprevedibili eventi funesti, dalle 15 supererà in scioltezza il Bra. Radiolina collegata su Radio San Marino per cogliere il finale di Real Vicenza-Spal: sette giorni dopo la supersfida del 'Mazza', stavolta facciamo il tifo per Menegatti, Varricchio e Cozzolino. In caso di risultato positivo per i biancoazzurri (basta un pari) il Forlì si porterebbe a -3 dall'ottavo posto. Mi pare inutile sperare invece che la Pergolettese fermi la Torres in Sardegna, mentre una bella vittoria del Monza sul già promosso Bassano faciliterebbe, tra un paio di settimane, la sfida a Gasbarroni. Ma è presto. Oggi contano soprattutto Forlì-Bra e Real Vicenza-Spal.

La domenica Spalata continua subito dopo, anzi durante: a Dovadola il Real di Sozzi festeggia oggi pomeriggio la vittoria del campionato e il salto in Promozione. Io andrò a far foto, so che qualche tifoso del Forlì non se la perderà in omaggio al cap. E in serata, se interessa, Napoli-Juve. Butta via.

venerdì 28 marzo 2014

Orsi si nasce



E noi lo nascemmo. Ore 20.45, stadio Moccagatta di Alessandria, chiediamo un favorone a Spighino, Roby Sabato, Sirri, Sampa e anche, perché no, agli amici di una vita D'Angelo, Buonocunto, Morga e Taddei. Avanti Grigi! Bisogna battere il Mantova e tutta Forlì soffia alle vostre gloriose spalle.

(altrimenti addio salvezza diretta)

giovedì 27 marzo 2014

Zambrotta chiama Manna



Colpo di scena nella struttura organizzativa del Forlì, che perde in un colpo solo il team manager e il resp del marketing Giovanni Manna, diretto a Chiasso. La società elvetica milita nella seconda serie e vanta in panchina un fiorfior di nome quale quello di Gianluca Zambrotta. Per il 25enne comasco Manna, che in Svizzera avrà lo stesso sgabello occupato a Forlì, l'occasione imperdibile di riavvicinarsi a casa e al contempo salire su un treno che alla sua età è davvero molto importante. 'Lascio una famiglia, sono sicuro che il Forlì si salverà perché i giocatori valgono molto più del decimo posto' ha detto.

Partirà presto perché in Svizzera il campionato ricomincia a luglio. Non prima di aver visto Rimini-Forlì e salutato per bene la squadra: in questi nove mesi biancorossi ha convissuto con tanti giocatori tra i quali Gerolino, Sampaolesi, Forte, Boron e ultimamente anche Djuric.

martedì 25 marzo 2014

C'è Kalle per te - Si può fare?



Infinito K., tu come la vedi? Mi sembra abbastanza chiaro che a cinque dalla fine il Forlì, per arrivare ottavo, deve fare la corsa su Torres, Real Vicenza e Mantova: di queste quattro squadre solo due si salveranno.
Il calendario.

Mantova 45 - ALESSANDRIA, Cuneo, SANTARCANGELO, Spal, TORRES
Vicenza 44- Spal, BELLARIA, Bra, VECOMP, Rimini
Torres 43- Pergolettese, MONZA, Bassano, RIMINI, Mantova
Forlì 39 - Bra, RIMINI, Monza, PORTO TOLLE, Pergolettese

Metterei anche il Porto Tolle, 38 e due punti che spera ancora di riavere (Rimini, Renate, CASTIGLIONE, Forlì, ALESSANDRIA).

A naso sembra molto, molto complicata. Ma è anche vero che venerdì sera c'è l'anticipo tv Alessandria-Mantova e domenica Vicenza-Spal. Con due risultati utili ai biancorossi (vittoria dell'Alessandria e pareggio della Spal) saremmo a 3 punti dall'ottavo posto con ancora quattro partite davanti... Sogniamo o stiam desti?



Ciao ragazzi,

la vedo possibile, difficile senza dubbio, ma possibile e non solo per una questione matematica.
Ho provato,come ogni tifoso biancorosso, ad addentrarmi in calcoli, previsioni, probabiltà... tutto tempo perso... troppe sono le variabili quando ci sono 14 squadre su 18 ancora in corsa per un obbiettivo. E' impossibile prevedere classifiche e risultati . Conta solo una cosa, vincere le tue partite una dopo l'altra. E sperare... sperare che qualche risultato ci aiuti quanto prima.
Il fattore tempo per l'esperienza che ho è fondamentale, recuperare punti il prima possibile comporterebbe modificare l'aspetto mentale, emotivo tuo e delle squadre che ti stanno davanti.

Pensiamoci: Alessandria - Mantova   Vicenza -Spal   Forlì-Bra. Io dico che se avessimo la fortuna di recuperare tre punti domenica sera ne potremmo vedere delle belle. Ne sono convinto perchè respiro (anche se più dall'esterno che altro quest'anno purtroppo) nella squadra la convinzione giusta (Cejas leader!), c'è unità di intenti e detta schietta ora c'è anche una gruppo qualitativamente con comodo a livello delle prime 8.
Crediamoci almeno fino a domenica sera. Anzi avremo diritto a crederci fino a Rimini (che ne dite ce le prepariamo magliette bianche con scritta rossa 0543?) .

Nessuno può smentirmi se dico che  potrebbero bastare 4  vittorie con un pari.
Come, nel caso vincessi solo due volte su cinque, potresti retrocedere.
Probabilmente il ragionamento più sensato lo mette a segno il Sig.Carlo sostenendo che nemmeno vincendole tutte ci salveremmo, ragionando... perchè mai il Forlì di punto in bianco si mette a vincere 5 partite di fila?
E' vero. Ma il calcio è strano!!!!  Soprattutto a questi livelli l'aspetto mentale e di sicurezza è DECISIVO.

Ovvio, lo so...  tanti se e tanti ma è vero... però la situazione è chiara ed il Forlì può salire di categoria non solo per meriti propri ormai.
Per nutrire speranze è necessario partire almeno da qualche certezza e la condizione sine qua non per noi è che il gruppo ora, ora o mai più, faccia il definitivo salto di qualità. Che dia continuità di prestazione,coraggio,determinazione nell'arco di ogni singolo secondo che rimane alla fine del campionato.Qualità intraviste a singhiozzo fino ad ora.

Invasione in riviera!!!!
Carica Forlì!
Kalle

lunedì 24 marzo 2014

La frase della settimana



Vince per distacco il presidente della Giacomense, pardon della Spal Walter Mattioli. Il quale papale papale ha dichiarato quanto segue: "Sul loro rigore mi dicono i ragazzi della Curva Ovest che Melandri abbia simulato".

(Però no, Nappello non lo batte)

Al moviolone



Riviste le immagini su Sportube direi che Varricchio è in posizione regolare nell'1-0, Melandri pure sul'1-1: non si vede nelle immagini ma garantisco io perché ero perfettamente in linea e ho goduto parecchio sul lancio di Cejas. Il fallo di Giani però è probabilmente qualche centimetro fuori area come vedete nella foto sopra. Difficilissimo giudicare per l'arbitro che è alle spalle dei due giocatori i quali corrono spediti verso la porta. La seconda espulsione (Buscaroli) invece è proprio inventata perché il fallo su Jidayi non è violento. Menegatti fa una parata davvero spettacolare su Nappello.

domenica 23 marzo 2014

Mazza che Forlì



Al netto delle scelte di Rossi - Melandri e Nappello in panchina e la partita che cambia col loro ingresso - il Forlì dimostra in uno stadio da brividi che non solo crede ancora alla salvezza, ma ha tutto il diritto di farlo perché la squadra è solida, consapevole, non ha mollato un centimetro e a tratti ha travolto la Spal.

Primo tempo fin troppo prudente, nella ripresa un taglio del Micio (lancio al bacio di Cejas) ha rovesciato il tavolo producendo rigore ed espulsione. Eva ha segnato, due volte perché l'arbitro ha fatto ribattere, e poi il Forlì ha creduto all'impresa. Ci ha provato, ha spinto addirittura con tre attaccanti e due mezzepunte. Non è bastato ma visti i risultati delle altre va benissimo anche così.

Siamo a -5 e domenica c'è il Bra, poi si va tutti a Rimini. Siamo vivi. Vivissimi.

sabato 22 marzo 2014

Probabile formazione



A casa Gerolino, Fonte e Senese. Rossi in conf stampa non ha rivelato, da tradizione, una virgola. Secondo me gioca 3-5-2 così, e nel secondo tempo ha in panchina tre armi di distruzione di massa per vincere la partita, a seconda di come si mette.

                            Tonti
       
         Jidayi           Drudi       Vesi

Benvenga     Eva  Cejas  Ferrini       Boron

                  Melandri Docente


mercoledì 19 marzo 2014

Arriviamo



Pullman pieno a metà mercoledì mi par di capire, e macchina di giornalisti + foto al seguito pronti per la trasferta al 'Mazza' di Ferrara. Che non sarà la Bombonera ma una certa attesa la mette, o no?

Rossi e il rasoio di Occam



Mi è tornato alla mente il rasoio di Occam leggendo un articolo sul volo MH370 scomparso qualche giorno fa sui mari della Malesia. E mi è venuto in mente anche il Forlì, poi vi spiego perché. In pratica Guglielmo di Occam fu un filosofo inglese che parecchi secoli fa teorizzò un principio metodologico semplicissimo eppure rivoluzionario, tanto da essere considerato alla base del pensiero scientifico moderno. Secondo tale principio non c'è, tagliata un po' alla grossa, nessun motivo per complicare cioè che è semplice. All'intero di un ragionamento o di una dimostrazione va sempre ricercata la semplicità, eliminando gli elementi causali ulteriori ma non necessari. 

E adesso vi spiego perché all'una e mezza di notte, anziché dormire, mi è venuto in mente il Forlì. Postulato: non so se il rasoio di Occam vale non solo per le dimostrazioni ma anche per le previsioni. Poniamo di sì.

Domenica Rossi dovrà decidere se applicare o meno il rasoio di Occam alla formazione che manderà in campo a Ferrara. Non complicando cioè che è semplice (gioca chi dà più garanzie) ed eliminando a suon di rasoiate gli elementi causali ulteriori ma non necessari (il dribbling, la giocata bella non necessaria, il rischio imponderabile). Seguendo Occam, Rossi farebbe dunque giocare l'undici più 'semplice', o logico, con meno rimpianti e più solidità nel percorso che porta dalla volontà (di vincere) all'essere (i tre punti). Quindi Tonti, Jidayi, Drudi, Vesi, Benvenga, Cejas, Eva, Ferrini, Nappello, Docente, Melandri.

Il problema è che la somma delle undici deduzioni sopracitate porta al Forlì che già conosciamo, e che per tre quarti di campionato è rimasto sotto alla soglia salvezza. Quindi utilizzando il principio della semplicità otterremmo probabilmente un risultato che non ci piace. Ecco perché credo che Rossi, smaltendo il rasoio di Occam nel cesto dell'indifferenziato, potrebbe azzardare qualche 'complicazione' al percorso logico più lineare, inserendo ad esempio nel suo ragionamento tattico l'imprevedibile Boron a sinistra oppure il lamentoso, ma potenzialmente esplosivo Bernacci in attacco. Un calcio negli stinchi al pensiero moderno i cui risultati, tuttavia, sarebbero anticipabili solo da Nostradamus.

martedì 18 marzo 2014

Non Stop rimonta



Pullman! Sperando che porti meglio, anche domenica la società mette a disposizione - stavolta offerto da Non Stop Moda del vicepres Pellegrino Castellucci - un pullman gratuito + biglietto per i primi 50 tifosi che si prenoteranno entro venerdì. Qui ci sono tutte le coordinate.

Intanto il Rimini ha esonerato Buglio, torna Osio, e i vertici della Lega Pro hanno annunciato che dal prossimo anno le partite, tutte, saranno trasmesse in diretta streaming e 'spalmate' in orari diversi della domenica. Che sballo.

lunedì 17 marzo 2014

Le lunghe notti di Nappello



Trovo semplicemente grandiosa l'uscita di Nappello in sala stampa. Io non c'ero, ma il neo bomber biancorosso avrebbe dedicato la prima rete in campionato della carriera alla sua fidanzata. E ci mancherebbe, bravissimo e pure dolce. Solo che l'Umberto, 57 partite e 17 secondi tra i pro prima di segnare il gol di classe al Bellaria, ha deciso di svelare ai giornalisti presenti un curiosissimo retroscena, che lo proietta direttamente nell'élite dei miei giocatori preferiti del Forlì di ogni epoca. Diciamo ai livelli di Willy Baiana.

Ha detto, Nappello, che spesso a lui e alla fidanzata capitava in questi mesi di 'svegliarsi la notte per parlare di come riuscire a far gol'.

domenica 16 marzo 2014

Segnali di luce




Finalmente una domenica di felicità. Quella di Nappello, che si sblocca dopo 17 secondi (è il gol più veloce nella storia del Forlì?) e poi addirittura fa la doppia di testa con un pallonetto chiaramente teleguidato dal destino. Del Micio (10°), del primo Cejas e soprattutto dell'Airone, in gol con la maglia del Forlì e autore di una prova maiuscola condita da due assist + il tiro ribattuto in rete da Cejas. Benissimo anche la difesa, Drudi è un amuleto, ottimo Benvenga e vispo Boron. Tutto bene insomma, a parte i risultati delle altre.

Vincono infatti Renate, Mantova all'ultimo minuto, Monza e Torres per cui i punti di distacco dall'ottavo posto restano sei, tantissimi. Dato per certo che la Torres riuscirà a sgavagnarla, bisogna trovare due squadre tra le prime otto da mettersi dietro. Alessandria e Real Vicenza (44), ad esempio, fanno venire l'orticaria pensando ai punti che il Forlì ha perso negli ultimi due sfortunati scontri diretti. Ma anche il Santarcangelo a 45 potrebbe essere una preda succulenta. A patto di fare il partitone domenica prossima a Ferrara, ovvio (mi sa proprio che andrò, voi?) perché poi c'è il Bra in casa e sono altri tre punti.

La squadra vista oggi - a Vicenza non c'ero - è in salute e crede ancora nella salvezza. Segnali di luce. Forza che è lunga ancora.

sabato 15 marzo 2014

Silenzio della stampa

Siccome da giorni sono abbastanza smaronato, e pure oggi al Morgagni mi hanno chiesto perché sia così pungente verso il Forlì (in precedenza la versione è stata: 'Abbiamo il Carlino contro') la voglia di scrivere sul blog è scesa sotto i minimi storici. Scusate, è colpa mia: dormo poco la notte perché mio figlio ha una tosse che sembra riposseduto per cui le energie sono devolute alla sopravvivenza.

Un anno fa ne avreste lette di tutti i colori. Ah, quanto mi sarei divertito. Stavolta invece ci siamo ripromessi di non fare polemiche e stare vicino alla squadra: è un anno troppo importante ne sono ancora convinto. E poi i ragazzi lo meritano, ce la stanno mettendo davvero tutta. Sì, anche Bernacci che domani, speriamo, guiderà l'attacco e ci farà finalmente godere.  
Forza, domani battiamo sto benedetto Bellaria e poi pensiamo a Ferrara. Nonostante tutto, non è ancora finita.

martedì 11 marzo 2014

Qual è la classifica del Forlì?

Di sicuro è che ci sono nove squadre davanti, l'ultima delle quali è la Torres a 39. Seguono cinque squadre a 35: Forlì, Cuneo, Rimini, Vecomp e Porto Tolle (questi ultimi hanno due punti di penalizzazione ma sperano ancora di riaverli indietro prima della fine). Al momento solo tre di queste parteciperebbero agli spareggi insieme alla Torres. 

La domanda è: come si compila la graduatoria in caso di arrivo a pari punti? Bisogna adoperarsi con la classifica avulsa (comunicato del 2 luglio), vale a dire una graduatoria ristretta agli scontri diretti tra le squadre che hanno gli stesi punti in classifica. Al momento, come ha scritto 'Faccio' in commento a un post precedente, sarebbe la seguente: 

10) FORLI' 12 pt (6g: 4v, 0n, 2p; 5gf, 5gs)
11) CUNEO 7 pt (6g: 1v, 4n, 1p; 4gf, 3gs)
12) RIMINI 7 pt (4g: 2v, 1n, 1p; 3gf, 2gs)
13) V.VERONA 7 pt (6g: 2v, 1n, 3p; 5gf, 6gs)
14) PORTO TOLLE 5 pt (6g: 1v, 2n, 3p; 5gf, 5gs)

GARE MANCANTI:
28) Rimini-V.Verona
30) Porto Tolle-Rimini
31) Rimini-Forlì
32) Cuneo-Rimini
33) Porto Tolle-Forlì
34) Cuneo-V.Verona

C'è solo un problemino, segnalato peraltro dallo stesso 'Faccio': ad alcune squadre mancano ancora parecchi scontri diretti, vedi il Rimini (4). Per cui in questo momento la classifica avulsa è monca anzi fuorviante. Semmai può avere senso confrontarsi con le squadre già affrontate due volte, e il Forlì è sotto sia nei confronti della Vecomp (0-2, 1-0) che del Cuneo (2-1, 0-2). Malissimo anche la differenza reti dei biancorossi (è il quarto punto discriminante in caso di pari identici negli scontri diretti), la peggiore del quintetto: Porto Tolle +7, Cuneo +3, Verona e Rimini +2, Forlì -4. 

Per questo oggi sul Carlino ho scritto che il Forlì è 14°. Lo so che il dato è contestabile e infatti mi è stato già contestato, tuttavia a me pare il più logico. 

lunedì 10 marzo 2014

"Massima fiducia in Rossi"

La società biancorossa fa sapere che l'allenatore scelto a inizio novembre non è in discussione dopo gli ultimi risultati negativi e la zona salvezza a 7 punti, ma continua a godere della massima fiducia.

domenica 9 marzo 2014

Il video di Vicenza-Forlì


Con una canzone che dovreste conoscere e che invita, oltre ad altre cose, a 'non avere paura di perdere e pensare che sarà difficile cavarsela da questa situazione'.

Addio salvezza



Il Forlì crolla a Vicenza e precipita a meno 7 dalla zona salvezza. Ottavi non ci arriviamo più, ora è il caso di pedalare onde non finire direttamente in D, eventualità che al momento appare tutt'altro che improbabile vista la classifica: la Torres è nona a 39 e non si prende più, segue un mucchio di squadre a 35 (e il Rimini subito dietro, ma gioca stasera) tre solo delle quali accederanno agli spareggi. Un incubo.

La terza sconfitta consecutiva, la dodicesima in ventisette partite, certifica a titolo definitivo che la squadra è fragile tecnicamente ma soprattutto nella testa. Chiuso il primo tempo in vantaggio 1-2, i biancorossi sono crollati quando al 71' è stato espulso per doppia ammonizione Docente. Dieci minuti dopo i padroni di casa erano avanti 3-2.

Un disastro figlio di una marea di errori commessi durante tutta la stagione. E adesso non sarà facile tenere alto il morale in vista delle ultime sette, che non sono poche e restano importantissime. Riuscirà Rossi a dare un senso a questo finale di stagione? Viste le premesse ogni dubbio è lecito.

Domanda che è una provocazione ma solo fino a un certo punto: richiamare Bardi, no? Al di là delle convinzioni tattiche, dei pregi e dei difetti dei due allenatori, sarebbe il modo migliore per restituire un po' di entusiasmo all'ambiente. Forse l'unico, a questo punto.

Asfaltiamoli!


E' salpato stamattina alle 9.30 dal Morgagni il pullman con a bordo i 50 valorosi attesi a ora di pranzo dalla questura di Vicenza. E' la partita che vale una stagione, senza Bernacci ma con un mucchio di gente che al galletto tiene come a una famiglia. Giovani e vecchi, ragazze (giuro!), sciarpati che non salivano su un pullman per una trasferta da trenta o quarant'anni. Ma stavolta è la storia che passa dal 'Menti'.

Andiamo, e che Eupalla ce la mandi buona.

giovedì 6 marzo 2014

Bernacci ha male (dejavù?)



Avevo appena finito di scrivere quello che leggete sotto - e l'avevo anche pubblicato -, quando ho saputo che Bernacci è infortunato (infiammazione al tendine credo) e difficilmente partirà per Vicenza. A questo punto mi arrendo. 

Non so, sbaglierò. Ma ho la netta sensazione che il Forlì si salverà - voglio dire, raggiungerà l'ottavo posto - se e solo se Marco Bernacci tornerà ad essere nelle ultime otto partite quello splendido centravanti che Cangini e Pedroni l'estate scorsa erano convinti di aver portato al Morgagni. Mi spiego meglio. La squadra è sotto la zona salvezza dal 29 settembre, quando perse 1-0 a Bassano. Sono passate 22 giornate, più di un girone, e nonostante il nuovo allenatore e i tantissimi rinforzi autunno-invernali, compreso Docente che è un signor giocatore ma segna pochissimo, la classifica è rimasta più o meno identica. Un palo, un rigore, un gol annullato o un'espulsione possono cambiare il destino di una singola partita ma alla lunga i valori spingono in una direzione. La squadra si è irrobustita, ha guadagnato corsa, forza, disciplina tattica, esperienza. Ciò non è bastato a recuperare terreno sulle altre, anche perché quasi tutte le concorrenti hanno abbondantemente sfruttato la finestra di mercato. Tanti rinforzi per tutti uguale zero rinforzi. Ma il Forlì a differenza delle altre ha ancora il jolly nel taschino.

Marco Bernacci è senza dubbio il giocatore più talentuoso della squadra, l'unico ad aver giocato e neanche poco in serie A, ancora in piena maturità atletica (ha 30 anni) e oltretutto occupa un ruolo, quello di centravanti, che cambia davvero le partite direttamente e con un colpo solo. Finora Bernacci ha giocato poco più di 500 minuti senza segnare mai (domenica scorsa ci è andato molto vicino), e solo quattro volte da titolare, tutte a inizio 2014 contro Santarcangelo, Renate, Torres e Mantova. Sappiamo tutti dal grave infortunio alla schiena che ne ha compromesso la stagione fin dai primi giorni di ritiro. Ma ora i guai fisici sono alle spalle e fortunatamente - sarà un caso? - il destino del Forlì è ancora tutto da scrivere. Tocca all'Airone voltare pagina e raccontarci la sua, di storia. E' ancora in tempo.

martedì 4 marzo 2014

Il Forlì sgomma a Vicenza



Lodevolissima iniziativa di Werther Tesei (Baldini Gomme): il socio del Forlì ha deciso infatti di mettere a disposizione dei primi 50 che si prenotano biglietto e pullman per la trasferta di domenica. Bisogna avere la tessera del tifoso e basta chiamare entro le 12 di venerdì un numero tra i seguenti: 335-8162155 (Luciano StarAuto), 347-5634396 (Paolo bar Arcobaleno) o 338-8521786 (Poli). Necessario arrivare a 50 altrimenti salta tutto.

Lo sport è Artistico



Ecco gli articoli che hanno scritto i ragazzi e le ragazze del liceo Artistico di Forlì dopo l'incontro con Kalle, Casadei e Melandri. 

In un mondo dove i valori dello sport vengono ogni giorno calpestati e dove i soldi, la carriera, prendono il loro posto , c’è ancora spazio per ore di discussione e di confronto. Questo è accaduto nella mattinata di martedì 18 febbraio al Liceo Artistico e Musicale di Forlì. Grazie alla presenza del Prof. Marco Susanna e dell’ex capitano del Forlì Alberto Calderoni, i ragazzi hanno potuto avere un confronto sul mondo dello sport con due esperti. Nell’arco delle due ore il “ Fair Play”, è stato al centro dell’incontro; a turno, le classi presenti hanno esposto varie domande all’ex capitano e ai due giocatori del Forlì Calcio presenti, centrando l’attenzione sui valori e sugli ostacoli che si incontrano nello sport così come nella vita. Anche il “doping” è stato un argomento molto trattato; a riguardo è stata letta e proiettata una lettera scritta da Giuliana Salce, famosa atleta italiana ,la quale con le sue parole ha ribadito con più forza la brutalità del doping. Rispondendo alle varie domande, Alberto Calderoni ha spiegato e dimostrato quanto nel mondo sportivo ci sia bisogno di impegno e amore per ciò che si fa e ciò in cui si crede. Alla vista dei vari video proiettati i ragazzi hanno appreso e capito ancor meglio la passione, il sentimento e il coraggio che serve in ogni momento: come la foto delle due atlete che radiose, con le mani giunte , alzano le braccia in segno di vittoria…ed è una vittoria interiore! Un incontro basato quindi sul vero spirito dello sport; nell’aiutare ; nel dare il massimo di se stessi: “Vi ringrazio ragazzi, noi cerchiamo di trasmettervi la nostra esperienza e farvi crescere. Questo sarà educativo per voi e anche per noi” queste le parole dell’ex capitano alla fine dell’incontro. Incontro che di certo ha trattato di temi più attuali che mai.
Silvia Stradaioli 1°B


Martedì 18 febbraio, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico di Forlì, si è svolto un interessante incontro tra le classi del biennio ed alcuni componenti del Forlì Calcio. Il responsabile della società, Marco Susanna, ha presentato l’ex glorioso capitano Alberto Calderoni, al quale si sono poi uniti i giovani Casadei e Melandri giocatori attuali. Il progetto 'Un capitano per amico' è nato un anno fa per trasferire i valori dello sport nella vita quotidiana, per affrontarla in modo più maturo e responsabile. Durante le due ore trascorse insieme si è parlato soprattutto di Fair play, cioè di “gioco leale”. Per introdurre il discorso, sono state mostrate le significative immagini di due giovani sciatrici che, benché avversarie, salite sul podio, si tengono per mano. Dopo il filmato, gli studenti hanno sottoposto gli ospiti ad un vero e proprio fuoco di fila di domande. Alberto Calderoni ha spiegato cosa rappresenti per lui la sua grande passione, cioè il calcio. Ha confessato con sincerità quanto sia stata dura la decisione di lasciare la carriera da professionista, ma l’opportunità che gli è stata offerta di mettere la sua esperienza a disposizione di tanti ragazzi lo sta abbondantemente ripagando. Rispondendo alle domande che gli sono state rivolte, ha raccontato che, prima di scegliere il calcio, aveva praticato altri sport, ma di aver trovato in questo gioco di squadra le soddisfazioni che andava cercando. A chi gli ha chiesto se gli è capitato di avere avuto la tentazione di mollare tutto, ha replicato che le difficoltà lo hanno spronato a continuare, per raccogliere il frutto dell’impegno e della fatica spesi in anni allenamenti e pratica sportiva. Gli studenti hanno chiesto se, per affrontare la fatica, sia forte la tentazione del doping. Calderoni, orgoglioso delle sue scelte, ha risposto che non sarebbe stato giusto ricorrere a certi mezzucci né per gli altri né per lui stesso, non si sarebbe più riconosciuto; ha fatto il percorso che aveva immaginato fin dall’inizio della carriera, è rimasto fedele a se stesso, alla sua squadra nella quale ha trovato i propri princìpi morali e di comportamento. Per dare una prova concreta, esplicita degli effetti devastanti del doping è stata raccontata la storia di una campionessa di marcia Giuliana Salce che, dopo riconoscimenti internazionali, ha distrutto la propria carriera. Nelle parole di una sua lettera gli studenti hanno potuto cogliere il dramma di chi ha la consapevolezza di aver sbagliato (Il doping è qualcosa che ti consuma dentro e di cui non riesci a fare a meno), ma, unito a questo, anche un’enorme voglia di riscatto che si è manifestata nella scelta di svolgere un lavoro umile, come quello dell’operatore ecologico, ma che le ha ridonato la dignità. Lo sport è un’attività nobile che, purtroppo, accade venga sporcata dall’intrusione di teppisti tra i veri tifosi che esultano per la vittoria e sostengono nella sconfitta. Chi gioca ha bisogno dell’abbraccio che è espressione di gioia e manifestazione di stima anche verso l’avversario. Il rispetto reciproco che si coltiva sul campo dovrebbe trovare posto in qualsiasi rapporto umano. Alberto Calderoni, con le sue doti umane, è un esempio per i giovani che devono capire che l’umiltà e l’onestà, insieme alla capacità di divertirsi in modo pulito, sono i valori che più contano. L’incontro, gradito a tutti, ha permesso di capire che lo sport non è quello corrotto dal divismo e dal malaffare, che ci viene mostrato dalla TV, ma un mondo fatto di rispetto e condivisione che insegna a vivere fuori e dentro il campo. Di sicuro i ragazzi presenti, sia coloro che praticano sport, tanto a livello agonistico che come passatempo, sia coloro che lo praticheranno, conserveranno nella memoria le parole pronunciate e, nel fare attività fisica, osserveranno le regole con il sorriso e usando rispetto nei confronti sia dei compagni di squadra che degli avversari. Gli appassionati di calcio hanno partecipato sentendosi coinvolti, ma anche chi era disinformato su questo sport ha scoperto un mondo veramente degno d’interesse, quindi tutti saranno pronti ad assistere ad una partita del Forlì con entusiasmo e col sostegno necessario alla squadra per portare il pallone in rete.
Marco Mattia Benini, Teresa Lepore, Maria Seravalli, Valeria Kasemi, Arianna Agresti, Federica Lecci, Petra Alice Benini, Adele Monti

lunedì 3 marzo 2014

Si può fare



La situazione si è un po' ingarbugliata ma non tutto è perduto, anzi. I margini ci sono ancora ma il Forlì non può più sbagliare una mossa da qui al 4 maggio. Vediamo come.

Società Il primo passo è ricomporre le ferite post Adinolfi. La trattativa, se mai inizierà davvero, prenderà corpo più avanti. In aprile? Può essere, certo non in queste settimane. Ergo bisogna fare quello in cui Conficconi non ha rivali: tenere unito il gruppo, spiegare, ascoltare, mediare.

Squadra Secondo me contro l'Alessandria non sono mancate volontà o determinazione. Il gol preso dopo pochi secondi, forse con un fallo, ha scombussolato tutti i piani. I giocatori ci hanno provato ma gli avversari erano forti e rintanati. Le soluzioni offensive ridotte. Secondo me Rossi dovrebbe cercare qualcosa di diverso in fase offensiva: scambi stretti, sovrapposizioni sulle fasce. Utilizzare Bernacci solo in quel modo è riduttivo. La rosa è competitiva ad alto livello e praticamente al completo, dietro tornerà Drudi: in sua assenza il Forlì ne ha perse due su due.

Tifosi Il 'chiarimento' post Alessandria ha sbollito le acque. I tifosi hanno promesso di stare vicini alla squadra e non vedo perché dovrebbero cambiare idea. Se c'è un momento nella storia in cui le opinioni personali vanno tenute nel cassetto è esattamente questo. Sostegno, pieno e incondizionato in ogni allenamento e ovviamente partita fino a maggio. Punto.

Calendario Domenica il Vicenza sarà senza il portiere Tomei e il difensore Busatto, espulsi a Bassano. Sarà tutt'altro che una passeggiata ma in qualche modo bisognerà vincere perché poi ci sarà il Bellaria in casa: sei punti in due turni riporterebbero in piena corsa salvezza il Forlì. Con un altro jolly, il Bra, due settimane dopo.

Oggettivamente le possibilità di raggiungere l'ottavo posto, pur diminuite, sono ancora tante. Per capirci: chiedete alla FulgorLibertas cosa significa essere davvero spacciati.

Forlì-Alessandria, il video


Direttamente da Sportubetv, per chi si fosse perso il pomeriggio più Grigio dell'anno. Maledetto il piedone di Servili sull'Airone.

domenica 2 marzo 2014

Il cielo è Grigio sopra Forlì



L'Alessandria ha vinto meritatamente al Morgagni. Primo tempo del Forlì inguardabile con Fantini e Barbagli, ma anche Tonti e Ferrini, in confusione. Nella ripresa con l'uomo in più regalato dall'arbitro Caso (che avesse l'espulsione facile si sapeva) i biancorossi ci hanno provato ma sempre nello stesso modo: tre dentro l'area e palla scodellata su Bernacci. Un po' pochino, considerando la superiorità numerica e l'Alessandria rintanata nei propri ultimi venti metri. Fasce inesistenti (ricordate un cross dal fondo?) e poi nel finale non ho capito perché è entrato Djuric se il suo compito era di stare in mezzo tra Cejas ed Evangelisti, tre registi che si passavano dieci volte la palla sulla trequarti prima di buttarla in mezzo alla sperindio. Male male oggi. A fine partita una cinquantina di tifosi ha aspettato fuori dal Morgagni mister Rossi, che si è fermato per spiegare le scelte di oggi. Anche Cejas ha chiesto ai tifosi di stare vicino alla squadra.

Ora per sperare di rientrare nelle otto bisognerà fare tre vittorie nelle prossime quattro contro Vicenza, Bellaria, Spal e Bra. Non è impossibile, ma la permanenza del Forlì nella fascia spareggi - in questo momento siamo più vicini alla retrocessione diretta (+3) che alla salvezza diretta (-4) - comincia a diventare piuttosto lunga. E un motivo ci sarà.

sabato 1 marzo 2014

37 sfumature di grigio



35 punti il Forlì, 2 in più i Grigi allenati dall'ex Rimini D'Angelo. Che domani al Morgagni avrà sete di rivincita (l'ultima volta fu un macello), voglia di strappare almeno un pareggio ma anche parecchie assenze: il portiere Poluzzi, i difensori Sirri e Ferrani e forse anche Cammaroto, gli attaccanti Ferrari e Buonocunto. In mediana l'ex Juve Baiocco e Cavalli, davanti Rantier favorito su Morga al fianco di Marconi. Mille incroci, tantissimo sentimento, valori tecnici elevatissimi e l'ottavo posto che a fine partita sarà per una sola delle due. Qualcos'altro da chiedere a questa delicatissima domenica al Morgagni?

Ps: fate ovviamente quello che volete ma io a Spighino e Sampa non riuscirò proprio a voler male, sarà che li sento ancora due di casa. E anche Sabato ha fatto il suo l'anno scorso, sempre educato e corretto nonostante il fiume di critiche.

Brrrr



Direttamente da un libro di Stephen King e dal sito dell'Alessandria, ecco il terrificante orso grigio che tremare il mondo fa. Proposta: se facessimo una colletta per un paio di occhiali? Con un po' di allenamento quotidiano lo strabismo, soprattutto in tenera età, può essere aggiustato.