venerdì 19 febbraio 2016

"La mia sciarpa biancorossa"



Ricevo e pubblico questa lettera di Raffaele Montalti, presidente dello Juve club cittadino ed 
ex responsabile del settore giovanile del Forlì, che ci racconta il 'suo' Forlì-Parma. 

Ho acquistato il biglietto per andare domenica al Morgagni a vedere Forlì – Parma e la mia mente e non solo quella è tornata indietro di oltre trentacinque anni, precisamente al 12 ottobre del 1980.
Erano tempi in cui i ragazzi (avevo 15 anni…) si radunavano nelle cosiddette “compagnie” e la mia stanziava solitamente in corso Diaz proprio davanti alla chiesa di Ravaldino. Si chiaccherava ognuno seduto sul proprio motorino e il mio era un “Bravo” azzurro.
Quella piovosa domenica la ricordo perché era la festa della Parrocchia e questo fece sì che, diversamente dal solito, con gli amici ci recammo allo stadio in ordine sparso dove era in programma proprio Forlì – Parma e la cosa si rivelerà funesta per me.
Indossate berretta e sciarpa biancorossa fatte a mano dalla mamma magliaia di un mio compagno di scuola, allora il merchandising era di là da venire…, arrivai in solitario col motorino allo stadio.
Pensate che allora al Morgagni era presente dietro alla porta lato via Emilia il mitico “curvino” realizzato in tubi innocenti dove grazie al sottopassaggio si accedeva chi in bicicletta chi in moto chi addirittura (un disabile) con la propria auto…quanto lontani erano i tempi dei tornelli e delle tessere del tifoso.

Micio muto

foto mia tratta dal sito Alfredopedulla.com, al quale dovrei chiedere dei soldi

Non tutti ma qualcuno di voi potrebbe essersi chiesto come mai in questa settimana i quotidiani locali forlivesi abbiano intervistato Galassi e Pizzi ma non Daniele Melandri. Non ci siamo dimenticati. La risposta è che la società gialloblù ritiene preferibile 'tenere sereno' (cit) il ragazzo evitando di sottoporlo agli interrogatori - talvolta prendiamo a prestito anche la tecnica del waterboarding - della rinomata stampa locale forlivese.

E' comprensibile: domande tipo 'sarai emozionato?', 'che accoglienza ti aspetti al Morgagni?' o anche 'in caso di gol pensi di esultare?' possono mandare in paranoia qualunque bomber.